Questa è la parte più divertente, ammettiamolo. Tu, in realtà, lo sai il titolo. Dopo che la tua testa ha partorito ogni genere di combinazione, tu lo sai come si chiama il tuo libro. Ma questo non ti deve impedire di valutare altre idee.
E’ possibile che alla casa editrice non piaccia e che ti chiedano un cambio. A me lo avevano proposto ma poiché la decisione finale era la mia e io ero convinta (dopo averlo chiesto a circa mille persone!), non l’ho modificato.
Il fatto di non saper trovare i titoli, non ti rende un pessimo scrittore. Io sono brava con i titoli; a volte li inserisco mentalmente anche a parti della mia vita come Picasso… Ma ci ho messo parecchio a renderlo il mio titolo definitivo.
Potete sbizzarrirvi con focus group improvvisato davanti a un bicchiere di vino. Ne usciranno cose improbabili ma divertenti… Il titolo è importante, non vi mentirò. Una volta ho comprato un libro solo per quello e ho scoperto una brava scrittrice, Aimee Bender. Magari non leggetela se siete depressi però… Dai, non è possibile non comparare un libro che si chiama “L’inconfondibile tristezza della torta al limone”!
Con tutto che per me non era triste, perché mi piace molto. Probabilmente se il titolo non avesse attirato la mia attenzione non lo avrei mai letto e non mi sarebbe venuta voglia di dolce… ma questa è un’altra storia.
Come ho scelto il mio titolo. Ho cominciato a nominarlo così per salvarlo sul pc e per mandarmelo via mail (fidarsi è bene…) e quando è stato il momento di battezzarlo, l’ho guardato in faccia come un bambino e il suo nome ce l’aveva già. Poiché non mi piace vincere facile, ho inserito un sottotitolo per ogni capitolo (ora siete curiosi eh?)
Ho pensato alla mia protagonista e un po’ lei era con me, quando ho scelto che la sua storia si sarebbe chiamata “Un momento di chiarezza”. Credo che renda esattamente il percorso che volevo per lei: volevo una luce, anche piccola, in una vita che Daisy aveva riempito di oscurità.
E, a volte, è così. Basta un momento, un pensiero che ti attraversa la testa ed è tutto chiaro, semplice. Pensateci un attimo, forse anche il vostro titolo è lì, pronto a essere illuminato.