Prima di cominciare, voglio rassicurarvi. Nonostante le decine di manuali che vengono sfornati ogni anno dall’editoria moderna, scrivere un libro non è una scienza esatta, non esiste una formuletta magica che vi permetterà di essere pubblicati senza alcun dubbio. Credo che, in generale, i mestieri creativi abbiano una percentuale di imprevedibilità, che dipende dal mercato ma anche da una cosa più importante: l’artista. In questo caso tu, lo scrittore. Ammettiamolo, tutti abbiamo una storia da raccontare. Uno spunto che ci è venuto in mente quel giorno, la nostra storia d’amore incredibile (e quale non lo è?), il racconto di un parente lontano che ha viaggiato sul primo dirigibile della Storia. Una storia può nascere davvero da qualsiasi cosa, svilupparla in modo da poterne fare un libro è un’altra questione. In generale, se è un’attività che vi piace, io consiglio di scrivere comunque. Fa sempre bene e, dopo tredici anni di lavoro in vari ambiti, ho capito quanto questo Paese abbia bisogno di gente che sappia scrivere in italiano. Alcuni non vogliono nemmeno essere pubblicati. Per cui sbizzarritevi, scrivere è un balsamo per l’anima. Posso effettivamente dire che scrivere mi ha salvato la vita, lo sta facendo ancora.
E allora perché ci propini un altro inutile manuale di scrittura? Perché non sarà un manuale normale; saranno solo una serie di consigli da una che c’è passata e ne è uscita con una pubblicazione. Nel bene o nel male (e ve ne parlerò), io ce l’ho fatta. C’è un libro con il mio nome sulla copertina. Questa è la storia di come da un’idea nella mia testa sono arrivata a duecentonovantanove pagine stampate. – Fine del momento autocelebrativo-
Vi scriverò qualche piccolo trucco imparato nel corso della via e di come mi sono mossa a libro completato, perché non vi conosco ma, se state leggendo una guida con un nome del genere, già mi siete simpatici. E ricordatevi, scrivere si può insegnare ma non si può imparare. Che fregatura eh!
Rinunciate subito se:
- credete che scrivendo diventerete ricchi o quanto meno in grado di mantenervi. La percentuale di chi ci riesce rispetto a tutte le persone che ci provano è imbarazzante (fidatevi, sono anche un sociologo); il discorso potrebbe avere un certo senso in un altro Paese, in Italia no. Scrivere non è considerato un mestiere. O un mestiere per pochi, i grandi, i conosciuti. E voi poveri esordienti? Nada dinero;
- se non avete un’autentica passione per la scrittura; a un certo punto, sarà solo quella a sostenervi. Quindi rifletteteci, scrivere un libro, un libro vero, è un viaggio lungo e pieno di momenti di sconforto. E’ come essere innamorati, bisogna amare il bello e il brutto;
- se non potete vivere senza il sostegno altrui su questo progetto; la maggior parte delle persone non lo crederà fattibile. Accettatelo, andate avanti; se non siete in grado di farlo, se non avete le spalle larghe, io chiuderei subito la questione.
Preparatevi, cominciamo questo viaggio interstellare; cercherò di farvi orientare in questa Via Lattea senza coordinate e di farvi evitare gli asteroidi.