Ve l’ho promesso ed eccolo.
C’è voluto un po’ per elaborare qualcosa che già sapevo; di solito, succede così.Sono andata a Torino per vedere la Murgia ma non è questo il punto; tutto quel Salone del Libro era su di lei, anche se lei non lo sapeva. Anche se tutti noi non lo sapevamo.
E perché? Tutti muoiono; la Morte è la cosa che più democratica che io conosca.
Muoiono i ricchi, i poveri, i belli, i brutti, i felici e gli infelici. Gli anziani e purtroppo, spesso, anche i bambini. E’ come te ne vai che fa la differenza.
E come se ne sta andando lei è tutto un programma (a prescindere dalla vostra opinione personale sulla sua persona), una nuova narrazione della Morte.
La Morte è la fine di un viaggio e credetemi, io ne so qualcosa.
E’ una sconfitta? Secondo lei no e non voglio romanticizzare l’idea della Morte; se mai avrete modo di leggere il mio nuovo libro, lo capirete.
O forse non lo leggerete mai e dovrete fidarvi di me, il Narratore inaffidabile.
Lei ha fatto tutto quello che voleva fare, ha detto tutto quello che voleva dire, ha provato a fare del Mondo un posto che riteneva bello.
Morire è davvero una sconfitta contro il cancro per lei? O forse è un finale, uno dei tanti possibili.
E ora che lo sa che la fine è vicina, certa, puoi dire e fare tutto ciò che vuole.
Non ci saranno più creditori che vengono a riscuotere un debito, non ci saranno più prove costume o bagni da pulire. E non ci saranno più cuori spezzati, amori da dimenticare.
Insieme al Bene, muore il Male, il Dolore, la Paura.
E la Morte assume un’altra forma. E’ solo una parte inevitabile della Vita.
E quando succederà come vorrete aver vissuto?
Io, per ovvi motivi letterari, ci ho pensato.
Se domani dovesse investirmi un tram, io me ne andrei in pace.
Ho vissuto… tanto. Ho viaggiato, ho riso, ho cantato, ho ballato, ho tentato, ho scritto. Ho visto qualcosa di mio pubblicato, vi ho letto rispondere a questa cosa.
Ho amato e ho sbagliato, tantissime volte, come credo tutti quelli che ci hanno provato. Non mi sono detta bugie, mai.
La Morte non è una resa, è il finale di tutto. Di tutti. Di tutte le cose conosciute.
Avrei voluto qualcosa di diverso? Qualcosa di più? Sì, tutti lo vorremmo ma la Vita non funziona così.
Seguendo quello che mi ha colpito di questa Morte annunciata della Murgia e da quello che vado predicando da una vita intera: la Morte è solo un pezzo, una data di scadenza.
Tutto quello che viene prima è il vostro percorso ed è quello… no, che frase da life coach! Non mi si addice e non la condivido.
Ma è vero che è la Vita, con tutte le cose che non sono riuscite, che non sono andate e con tutto il dolore, la cosa che conta di più.
Sapete che non sono religiosa, per cui per me esiste solo “in terra” e non “in cielo”.
Ed eccola qui, la rivoluzione che può fare chi scrive: cambiare la narrazione di una cosa vecchia come il Mondo.
Lo so che questo post sarà controverso ma poco me ne frega. Io sono scrittrice e il mio compito e scuotervi la vita dalle radici, altrimenti leggete le cose politicamente corrette e andate a dormire tranquilli.
E’ un scelta e io non la giudico.
Come scrivo nel mio nuovo libro: “Credo che tutte le persone che posseggono un minimo d’intelligenza si interroghino almeno su tre cose: la Morte, la Religione e L’ Amore”.
Spoiler: credo sia l’Amore quello più difficile di tutti da comprendere. E, forse, non si può.
Alla luce di questo, pensateci ora a cosa volete, anche alle stupidaggini che possono farvi contenti.
Io, ad esempio, mi sono comprata un paio di scarpe rosse con il tacco. Mi servivano? No. Mi hanno fatto stare per un po’? Sì.
Ed ecco fatto!